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CSRD: Una guida per le aziende italiane

by Andrea Cipolla 3 min

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è una direttiva dell’UE significativa che riforma il reporting di sostenibilità delle aziende. Questa nuova normativa mira a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità. In Italia, un paese che si concentra sempre più su modelli di business sostenibili, la CSRD ha ampie implicazioni per le aziende di tutte le dimensioni.


Cos’è la CSRD?

La CSRD sostituisce la precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD) e amplia la portata e la profondità degli obblighi di rendicontazione. Le aziende devono divulgare informazioni più dettagliate sui fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). Ciò include temi come il cambiamento climatico, la responsabilità sociale e la governance aziendale.

Perché la CSRD è importante?

La CSRD mira a standardizzare e migliorare le pratiche di sostenibilità in tutta Europa. Per le aziende italiane, ciò significa che devono rendere più trasparenti non solo i loro impatti ambientali e sociali, ma anche le loro pratiche di governance. Questo aiuta a rafforzare la fiducia degli stakeholder e a promuovere modelli di business sostenibili a lungo termine.

Recepimento CSRD e impatti sulle aziende italiane

Il 25 settembre 2024, l’Italia ha recepito la CSRD attraverso il Decreto Legislativo n. 125/2024, entrato in vigore lo stesso giorno.

Questa normativa ha introdotto modifiche sostanziali agli obblighi di reporting per le imprese operanti in Italia, ampliando la platea dei soggetti obbligati e dettagliando le informazioni da includere nelle relazioni sulla gestione.

Principali Novità Introdotte

  • Estensione degli Obblighi: La CSRD amplia significativamente il numero di aziende tenute alla rendicontazione di sostenibilità, includendo non solo le grandi imprese, ma anche le PMI quotate e determinate società non quotate che superano specifici criteri dimensionali.
  • Standardizzazione delle Informazioni: Le aziende devono fornire informazioni dettagliate su temi quali cambiamento climatico, biodiversità, diritti umani e governance, seguendo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), al fine di garantire uniformità e comparabilità dei dati a livello europeo.
  • Verifica Esterna: È previsto l’obbligo di sottoporre le informazioni di sostenibilità a verifica da parte di un revisore esterno indipendente, assicurando l’affidabilità dei dati riportati.

Tempistiche di Attuazione

Le disposizioni della CSRD saranno applicate in modo graduale:

  • Dal 1° gennaio 2024: Per le grandi imprese di interesse pubblico con oltre 500 dipendenti già soggette alla precedente direttiva NFRD.
  • Dal 1° gennaio 2025: Per le altre grandi imprese che non erano precedentemente soggette alla NFRD.
  • Dal 1° gennaio 2026: Per le PMI quotate e altre imprese specifiche, con alcune esenzioni possibili fino al 2028.

 

Implicazioni per le Aziende Italiane

Le aziende italiane devono prepararsi ad affrontare queste nuove sfide attraverso:

  • Adeguamento dei Sistemi Informativi: Implementare o aggiornare i sistemi di raccolta e gestione dei dati ESG per garantire una rendicontazione accurata e conforme agli ESRS.
  • Formazione del Personale: Assicurare che i dipendenti siano adeguatamente formati sulle nuove normative e sulle modalità di raccolta e analisi dei dati di sostenibilità.
  • Integrazione della Sostenibilità nella Strategia Aziendale: Considerare la sostenibilità non solo come un obbligo normativo, ma come un’opportunità strategica per creare valore a lungo termine e migliorare la reputazione aziendale.

Vantaggi della CSRD per le organizzazioni in Italia

Vantaggio competitivo
Le aziende che soddisfano proattivamente i requisiti della CSRD possono ottenere un vantaggio competitivo. La trasparenza sulle loro pratiche di sostenibilità può aumentare la fiducia dei consumatori e degli investitori, posizionandole come leader nel campo della sostenibilità.

Gestione del rischio
La CSRD aiuta anche le aziende a identificare e gestire meglio i rischi legati ai fattori ESG. Questo è particolarmente importante in un’economia globale in rapida evoluzione, in cui i rischi di sostenibilità possono avere impatti finanziari significativi.

Accesso al capitale
Gli investitori danno sempre più importanza alla sostenibilità. Le aziende che soddisfano i requisiti della CSRD possono avere un accesso più facile al capitale e ai finanziamenti, poiché soddisfano i crescenti criteri di investimento ESG.

Conclusione

L’entrata in vigore della CSRD rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza e responsabilità delle aziende in materia di sostenibilità. Le imprese italiane sono chiamate a intraprendere un percorso di trasformazione che, se affrontato con proattività, può tradursi in un vantaggio competitivo significativo nel contesto economico europeo e globale.

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Andrea Cipolla
Andrea Cipolla

Senior Account Executive – EQS Group Italia | Andrea Cipolla è il responsabile vendite per il mercato italiano delle soluzioni cloud/Saas per la compliance. Laureato in informatica e forte di un’esperienza di oltre 12 anni nella vendita di software taylor-​made e soluzioni cloud/SaaS dedicate alla compliance, Andrea supporta le aziende italiane dalla scelta all’implementazione dei nuovi tool.

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